Il Comitato BIM2025Sicilia lancia un appello per accelerare la transizione digitale nelle opere pubbliche della Sicilia

Il Comitato BIM2025Sicilia, costituito da professionisti certificati esperti nell’uso del Building Information Modeling (BIM), ha ufficialmente inviato un appello alle istituzioni regionali per affrontare con urgenza i ritardi nell’adozione del BIM da parte delle stazioni appaltanti e nella progettazione pubblica. La lettera, indirizzata al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e agli Assessori Alessandro Aricò (Infrastrutture e Mobilità) e Marco Zambuto (Autonomie Locali), evidenzia criticità preoccupanti che rischiano di compromettere lo sviluppo infrastrutturale ed economico della regione, nonché la piena valorizzazione delle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Le criticità segnalate

1. Progetti non finanziati e inefficienza nei processi:

Quasi la metà dei progetti siciliani presentati non ha ricevuto finanziamenti, con una perdita di circa 918 milioni di euro. La mancata adozione di strumenti digitali integrati come il BIM limita la qualità delle proposte progettuali.

2. Debolezza delle stazioni appaltanti:

Le amministrazioni locali, specialmente quelle meno strutturate, faticano a gestire progetti complessi e a collaborare efficacemente con il settore privato, anche a causa della carenza di infrastrutture digitali.

3. Ritardi nell’adeguamento normativo:

Entro il 1° gennaio 2025, l’uso del BIM sarà obbligatorio per le opere pubbliche, ma molte amministrazioni non sono pronte ad affrontare questa transizione.

Le proposte del Comitato

Per affrontare queste sfide, il Comitato BIM2025Sicilia si propone come interlocutore e supporto operativo gratuito per le istituzioni regionali e locali. Le iniziative suggerite includono:

• Audit delle stazioni appaltanti: valutazione gratuita della maturità BIM degli uffici tecnici per identificare le aree di miglioramento.

• Formazione mirata: corsi pratici certificati sul BIM e sull’utilizzo di piattaforme digitali collaborative.

• Piano regionale per l’adozione del BIM: definizione di linee guida operative e supporto nella realizzazione di progetti pilota.

• Sviluppo di una piattaforma ACDat regionale: creazione di un sistema centralizzato per la gestione e condivisione dei dati progettuali.

• Monitoraggio delle scadenze normative: supervisione tecnica per garantire il rispetto dei requisiti e l’accesso ai fondi disponibili.

Un appello per il futuro della Sicilia

Il Presidente del Comitato, Ludovico Gippetto, sottolinea l’urgenza di un incontro con le istituzioni per definire una collaborazione strategica:

“La Sicilia parte in ritardo ed arriverà peggio. L’isola rischia non solo di perdere opportunità cruciali per lo sviluppo del territorio, ma anche di incorrere in un grave danno erariale. I ritardi nell’adozione del BIM stanno già causando la perdita di milioni di euro in finanziamenti non assegnati, risorse che la Comunità Europea restituirà agli Stati più virtuosi, capaci di sfruttare le opportunità offerte dalla transizione digitale. Ogni giorno di inazione ci avvicina al rischio di un futuro meno competitivo e sostenibile. Il Comitato BIM2025Sicilia è pronto a collaborare con le istituzioni per invertire questa rotta, ma è necessario agire con urgenza e determinazione.”

Il Comitato resta in attesa di un riscontro da parte delle autorità per avviare un dialogo costruttivo e contribuire al progresso infrastrutturale della regione.

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